ok boomer

Posted By babu on 20 02, 2020 | 0 comments


Il meme

Espressione spesso usata per deridere o ignorare affermazioni di baby boomer, o meglio, affermazioni tipiche della mentalità di un boomer.

ok boomer

Comparsa in vari blog a partire dalla seconda metà degli anni ’10 si è poi diffusa nei social come risposta più meno ironica a critiche mosse verso le nuove generazioni.

La frase ha trovato spazio anche tra i media tradizionali; famoso il caso della politica neozelandese, Chlöe Swarbrick, che durante un suo intervento nel parlamento liquidò un collega che aveva provato a interromperla con un lapidario “Ok boomer” (qui l’intervista su The Guardian).

Conflitto generazionale

Questa innocua espressione è diventata negli ultimi anni l’emblema della lotta generazionale tra la gen z e il resto del mondo, i boomer in particolare.

raccolta di titoli di giornali contro i millennial

Ma chi fa parte di queste categorie?

Le parti

Da una parte ci sono i baby boomer: persone nate tra il 1946 e la seconda metà degli anni ’60 in Europa o nord America. Cresciuti nel periodo di boom economico conseguente alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Tale generazione essendo letteralmente più vecchia di internet stesso non ha mai acquisito una dimestichezza con l’utilizzo di tale tecnologia e, ritrovatasi inevitabilmente estranea a questo mondo, non è mai riuscita realmente a comprendere tutto ciò che ha a che fare con le nuove generazioni.

Dall’altro lato abbiamo i millennial o generazione y (i nati tra la gli anni ’80 la prima metà dei ’90) e la generazione Z (nati tra la fine del millennio e i primi anni ’10).

I primi cresciuti nel pieno della rivoluzione digitale, gli altri veri primi nativi digitali: queste generazioni sono cresciute in un mondo senza certezze e hanno vissuto in pieno la crisi economica del 2008.

zoomer vs boomer
zoomer vs boomer

L’invasione e lo scontro sui social

Nell’ultima parte degli anni ’10 il numero di over 50 che si iscrive su alcuni dei social più famosi (Facebook principalmente) aumenta rapidamente. Questi spazi virtuali, ritenuti dai giovani “luoghi in cui potersi esprimere liberamente” diventano una noiosa estensione del mondo reale.

In breve i social vengono invasi di contenuti che agli occhi delle nuove generazioni appaiono semplici, normie (vedi glossario) e banali.

Il linguaggio della generazione z è infatti radicalmente diverso: pieno di meme dank, post-ironia e basato su un consolidato background culturale, quest’ultimo totalmente assente nei neofiti navigatori del web.

Così i boomer, impossibilitati a produrre e soprattutto a comprendere i meme, diventano facili prede dell’ironia dei millennial.

Ne è una dimostrazione il gruppo Facebook “A group where we all pretend to be boomers“: gruppo (che attualmente conta quasi 300 000 iscritti) nel quale i membri si prendono gioco dei boomer parodiando i loro ragionamenti e il loro modo di scrivere.

Altro esempio è la frase “viviamo in una società” con cui i boomer sono soliti iniziare le loro descrizioni critiche nei confronti del mondo attuale e dei più giovani, anche questa affermazione è stata parodiata e trasformandola in un meme.

viviamo in una società

Ma il boomer non è solo una persona anziana che non capisce i meme.

Chi è il Boomer?

Lo stereotipo di boomer è una persona che, a prescindere dall’età, vede il progresso come negativo e considera il passato il tempo migliore, da prendere come metro di giudizio anche per il presente; il suo motto è “prima tutto andava meglio senza tutte queste regole “.

Attraverso quella e altre affermazioni egli ignora, sminuisce o deride importanti battaglie moderne, non accorgendosi che molti dei problemi attuali “sono stati lasciati in eredità” ai giovani anche e soprattutto de quel vecchio mondo e a causa di quel vecchio modo di ragionare.

Un esempio di boomer è l’individuo che non crede all’evidenza del cambiamento climatico che considera inutili le lotte per i diritti LGBTQI o l’emancipazione femminile perché –ai miei tempi era tutto più semplice con l’uomo che lavorava e la donna in casa-.

Meme come voce di una generazione

È contro tutto questo che, al grido di “Ok boomer“, le nuove generazioni hanno iniziato a far sentire la propria voce, dichiarando ufficialmente guerra al passato attraverso il meme. Ed è così che, con la tipica ironia che la contraddistingue, la gen z ha lanciato il suo messaggio al mondo in modo da poter raggiungere tutti fuorché i diretti interessati.


Per approfondire qui il link all’articolo del New York Times del 29/11/19

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.